CONVEGNO

16 settembre 2023
Chiesa di San Giovanni e Reparata

Per il Volto Santo.
Un cantiere di conoscenza e conservazione

 

Il Convegno, promosso dall’Ente Cattedrale e dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze e la Soprintendenza ABAP delle Provincie di Lucca e Massa, presenta i primi e parziali risultati delle indagini diagnostiche e descrive le prime fasi operative legate all’intervento conservativo sul Volto Santo.  I dati sono ancora preliminari ma era forte la volontà di aggiornare la comunità lucchese e gli interessati sull’esito di una campagna diagnostica che è finalizzata ad orientare le scelte future ed è parte integrante e fondamentale di questo restauro.

1. Convegno Per il Volto Santo. Un cantiere di conoscenza e conservazione - Introduzione

Francesco Niccoli, Ente Chiesa Cattedrale

2. Antichità e contesto del Volto Santo

Annamaria Giusti, Consulente scientifica dell’Ente Chiesa Cattedrale

Un quadro degli studi sul Volto Santo fino ad oggi, il contesto storico in cui si inserisce la scultura con la sua nuova datazione altomedievale e le informazioni che si possono ricavare da come è stato rappresentato nel corso del tempo dalle varie fonti documentarie e iconografiche.

3. Il contributo dell’OPD: un progetto intersettoriale, dall’oggetto al contesto

Renata Pintus, Opificio delle Pietre Dure di Firenze

Il grande progetto di restauro del Volto Santo per la sua complessità e multidisciplinarietà ha coinvolto più settori dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze con la creazione di un team in cui ciascun esperto ha messo al servizio degli altri le sue competenze specifiche nella pianificazione delle fasi del restauro.

4. Il contributo del C-14 per la datazione dei materiali del Volto Santo

Mariaelena Fedi, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare

La dott.ssa Fedi presenta l’analisi del Carbonio 14 che ha permesso di datare non solo il Crocifisso ma anche la Croce all’altomedievo, illustrando il procedimento, le curve di calibrazione, i risultati e i limiti di questa metodologia di datazione.  

5. I legni del Volto Santo di Lucca: identificazione e implicazioni

Nicola Macchioni, Istituto di BioEconomia del CNR

I legni del Volto Santo di Lucca: identificazione e implicazioni
L’analisi delle specie legnose che compongono il Volto Santo e la croce con le loro caratteristiche fisiche, il valore simbolico e le aree di provenienza: dal noce al castagno, dalla quercia al cedro del libano, non presente in Europa nel Medioevo.

6. Smontaggio dei paramenti tessili e lignei nella cappella del Civitali

Luigi Colombini, Maddalena Lazzareschi, Elisa Zonta, restauratori

La descrizione delle difficili operazioni di rimozione e primo restauro del Baldacchino e del fondale di legno rivestito di tessuto che incorniciava il Voto Santo nella sua collocazione prima del restauro, all’interno del Tempietto del Civitali.

7. Le pitture murali emerse all’interno del Tempietto del Volto Santo.

Sara Penoni, Opificio delle Pietre Dure di Firenze, Carolina Cannizzaro, restauratrice

La rimozione del fondale di legno dietro il Volto Santo ha rivelato una pittura murale finora sconosciuta, forse appartenente alla cappella medievale precedente al tempietto del Civitali che sarà oggetto di una campagna diagnostica finalizzata al suo restauro, qui presentata.

8. Il restauro del Volto Santo: un cantiere-laboratorio nella Cattedrale di San Martino

Pietro Capone, Tommaso Sorbi, Tommaso Giusti, ingegneri

La descrizione della progettazione del laboratorio di restauro realizzato all’interno della cattedrale di Lucca, con le problematiche relative alla sicurezza, la dotazione delle necessarie strumentazioni scientifiche e le soluzioni adottate per premettere la fruizione del Volto Santo anche durante il restauro.

9. Lo studio della tecnica costruttiva e dei materiali costitutivi per la definizione della metodologia di restauro del Volto Santo

Sara Bassi, Opificio delle Pietre Dure di Firenze, Francesca Spagnoli, restauratrice

Una descrizione di come è stato realizzato il Volto Santo, le sue componenti e il sistema di unione di braccia e torso e degli assi della croce, la scoperta di un antico restauro e le informazioni sulla policromia originale.

10. Il Volto Santo e la diagnostica non invasiva

Thierry Radelet, restauratore

Il contributo delle diagnostica non invasiva per la conoscenza del Volto Santo, le radiografie per esaminare l’interno e scoprire le decorazioni della croce, le indagine a infrarosso e uv per capire la composizione degli strati pittorici.

11. Lo studio della tecnica costruttiva e dei materiali costitutivi per la definizione della metodologia di restauro del Volto Santo

Andrea Cagnini, Monica Galeotti, Simone Porcinai, Opificio delle Pietre Dure di Firenze

Il laboratorio scientifico dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze presenta i primi sorprendenti risultati delle indagini stratigrafiche condotte sul Volto Santo e la croce che individuano diversi pigmenti come il prezioso blu di lapislazzuli.

12. Come le macromolecole raccontano la storia

Perla Colombini, Università di Pisa, dipartimento di Chimica e Chimica industriale

Lo studio delle macromolecole ha permesso di avere informazioni interessanti sullo stato di conservazione del legno, di individuare i leganti utilizzati per amalgamare i pigmenti nei diversi strati di colore e scoprire i coloranti impiegati sulle frange tessili che coronano la cintura del Volto Santo.

ALL'OMBRA DI SAN MARTINO:
STORIA, ARTE, DEVOZIONE.

Convegno internazionale

Presso Scuola IMT Alti Studi Lucca, Auditorio della Cappella Guinigi, Complesso San Francesco, Piazza San Francesco

 

24 -26 Novembre 2021

24 Novembre - inizio lavori
All'ombra di San Martino: Storia, Arte, Devozione

24 Novembre - ripresa lavori
All'ombra di San Martino: Storia, Arte, Devozione

25 Novembre - inizio lavori
All'ombra di San Martino: Storia, Arte, Devozione

25 Novembre - ripresa lavori
All'ombra di San Martino: Storia, Arte, Devozione

26 Novembre - inizio lavori e fine lavori
All'ombra di San Martino: Storia, Arte, Devozione

Ciclo conferenze
Dieci secoli di arte in San Martino

Mercoledì 22 settembre 2021
Conferenza Anna Maria Giusti, Antichità del Volto Santo: riflessioni e quesiti, Fondazione Ragghianti

Giovedì 24 settembre 2020.
Conferenza di Francesco Caglioti (Scuola Normale Superiore di Pisa), su Matteo Civitali alla Fondazione Ragghianti.

La storia della nostra Cattedrale con una serie di video che vi guideranno attraverso i 950 anni di San Martino.

La storia del Cristianesimo a Lucca comincia nella chiesa dei SS. Giovanni e Reparata che fu cattedrale cittadina fino all'VIII secolo, quando il titolo passò alla vicina chiesa di San Martino. In questo video scopriamo la storia della prima cattedrale di Lucca e del suo battistero.

La storia della chiesa di San Martino nell’Alto Medioevo tra vescovi, santi e reliquie: dalla fondazione nel VI secolo ad opera di San Frediano che salvò la città dal fiume fino alla traslazione del corpo di San Regolo voluta dal vescovo Giovanni I. In questo viaggio ci accompagneranno il dittico di Areobindo del 506 d.C. e il pilastrino con i motivi ad intrecci altomedievali presenti entrambi nel Museo della Cattedrale.

Come era fatta la grande cattedrale inaugurata nel 1070 dal vescovo Anselmo da Baggio? cosa ne resta? Riscopriamo la storia di questo importante riformatore della chiesa che, già diventato papa Alessandro II, 950 anni fa, ricostruì San Martino facendone una piccola “San Pietro” nella città di Lucca.

Un breve excursus tra le architetture e i simboli che caratterizzano la facciata della Cattedrale di San Martino.

L'abside, l'ambone, la mensa, la cattedra del vescovo, scopriamo il significato liturgico e simbolico delle parti fondamentali della nostra Cattedrale

Uno sguardo alle trasformazioni della chiesa nel '300 e nel '400, dalla costruzione del transetto ai matronei fino ai capolavori di Jacopo della Quercia.

Come cambia la Cattedrale nel 400? Grandi artisti come Matteo Civitali, Ghirlandaio, Fra Bartolomeo e Agostino Marti rinnovano San Martino portandola nel Rinascimento.

RI-SCOPERTE
Documenti sulla storia della Cattedrale dal XI al XIX secolo