Sacra conversazione
Ghirlandaio

Pala d’altare realizzata nel 1479 da Domenico Ghirlandaio, maestro del Rinascimento.

Cattedrale di San Martino Lucca - Sacra conversazione - Ghirlandaio

La pala d’altare realizzata nel 1479 dal Ghirlandaio, maestro del Rinascimento fiorentino, avrà a Lucca una grandissima influenza sulla successiva produzione pittorica. Al centro di una composizione simmetrica si trova la Madonna in trono con in braccio il Bambino benedicente. Ai lati sono ritratti San Clemente, con la tiara papale, San Sebastiano, con la freccia e in primo piano, in pose monumentali, San Pietro le chiavi e San Paolo con la spada. La cromia è ricca e il pittore mostra un’attenzione ai dettagli ispirata all’arte fiamminga ed una notevole capacità nella resa psicologica dei personaggi.

Questa tavola fu realizzata nel 1479 da Domenico Bigordi, detto Ghirlandaio, il principale protagonista del Rinascimento fiorentino nonché maestro del giovane Michelangelo. La scena ha una composizione classica e simmetrica con al centro la Madonna col Bambino, assisa su un trono marmoreo alla sommità di una breve scalinata. Ai lati del trono troviamo, a sinistra, San Clemente, e a destra San Sebastiano, entrambi con lo sguardo rivolto verso Gesù.   Il primo indossa le tipiche insegne pontificie e si appoggia al bracciolo del trono, il secondo, elegantemente abbigliato, reca nella mano la freccia, simbolo del suo martirio.  In primo piano, ritratti in pose monumentali stanno i santi Pietro e Paolo.  Pietro è avvolto in un ampio mantello giallo e tiene stretti al petto il libro e la chiave, i suoi attributi iconografici, a destra San Paolo, con in mano un libro, si appoggia alla spada e, unico fra tutti, volge lo sguardo verso l’osservatore.

La gamma dei colori è ricca e il Ghirlandaio li usa sia per creare corrispondenze tra i personaggi che per ritmare la composizione: il verde scuro della veste di San Paolo riprende quello della fodera del mantello di San Pietro mentre il rosso di quello di San Sebastiano è lo stesso del libro tenuto da San Paolo. Lo sfondo è molto sfarzoso, con la bellissima tenda del baldacchino arricchita di ricami in rosso su sfondo oro, il sontuoso pavimento in marmi policromi e il trono marmoreo sopra i gradini coperti da un tappeto orientale dai colori vivaci ispirato all’arte fiamminga. Finissimo è il gioco ottico che il pittore riesce inserire nel bottone di piviale sul petto di San Clemente: la superficie convessa della pasta vitrea riflette infatti una finestra.

Questo capolavoro del Ghirlandaio influenzerà la scena pittorica lucchese di fine Quattrocento e inizio Cinquecento per i suoi moduli formali e lo schema compositivo che verrà ripreso da numerosi artisti, a volte in modo pedissequo altre in modo più personale, diventando comunque un punto di riferimento imprescindibile nel panorama artistico locale. La pala è completata da una predella con scene della vita dei santi raffigurati nella tavola principale e una lunetta con il Cristo morto sorretto da Nicodemo, opera di Filippino Lippi e collaboratori.

Scheda tecnica

Autore: Domenico Bigordi, detto Ghirlandaio
Cronologia: 1479
Collocazione: Sacrestia
Tecnica: Tempera su tavola
Dimensioni: 170x160 cm
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Quest'opera è cutodita all'interno della Cattedrale di Lucca. Per orari e costi dei biglietti consultare la pagina di riferimento attraverso il link qua sotto